di Iolanda Richichi
Ultimo aggiornamento:07/06/2016 15:43:07
Per far si che il paziente riconosca le mura degli ospedali come un
ambiente più umano e accogliente, Santa Maria Nuova sceglie di ripartire dalla concezione dei suoi spazi. Con lo scopo di liberarsi dell'idea diffusa che l'associa ad un luogo di sofferenza, l'Ospedale si apre infatti al colore.
Santa Maria Nuova rappresenta
un caso eccezionale e unico al mondo in cui la magnificenza dell’arte e la funzionalità della struttura sanitaria, sempre al passo con i tempi, si sposano in un
connubio che dura ormai da più di 700 anni.
Accanto al suo
patrimonio storico-artistico, che è stato oggetto d'interventi di restauro unitamente ai lavori di riqualificazione sanitaria, negli ultimi anni l’Azienda si è fatta promotrice di
una serie d'iniziative, volte ad accogliere
opere contemporanee in un percorso armonico con il patrimonio artistico esistente.
Tra le opere presenti all'interno dell'Ospedale, l’acquerello della pittrice Mara Corfini, esposto nella sala d’accoglienza di radiologia. Di fianco, un
olio su tela di Alessandro de Larderel, donato a Santa Maria Nuova da alcuni amici dell’artista. Nella sala di accoglienza della Dialisi, un pannello acquerellato accompagnato da una
poetica citazione di Sandro Penna, realizzato da alcuni allievi del SACI (Istituto per l'Arte ed il Restauro Studio Art Centers International).
La terapia intensiva, infine, accoglie il progetto di Luca Alinari. Il pittore, dopo essersi confrontato a lungo con operatori sanitari e familiari, realizza cinque pannelli, strategicamente posizionati all'interno del reparto in modo da essere visibili da ogni stanza, dai
colori forti e vivaci: volti,
vasi, case e paesaggi ispirati dalla sua infanzia a metà tra un sogno piacevole e la concretezza del reale.
L’obiettivo sotteso è quello di una
personalizzazione dell’ambiente che si accordi al principio di personalizzazione della cura che guida e ispira il personale dell’Ospedale. L’opera d’arte come
parte integrante del processo di guarigione dunque, e non come semplice oggetto d’arredo.